NEWS dalla Compagnia Teatrale Vittuonese!

Come abbiamo già avuto modo di ricordare in altre occasioni e i nostri fans conoscono
perfettamente, la CTVittuonese è nata nel 1973, in Oratorio, da una felice idea di un gruppo di ragazzi e del loro “don”: il mitico Don Giampiero Demolli.

Ed è proprio da lui, in quel di Gurone di Malnate, che la Compagnia ha deciso di concludere
degnamente i festeggiamenti del Cinquantesimo, lo scorso sabato 1 giugno. Ritrovarsi dopo tanti anni per molti è stato un momento speciale e i ricordi hanno evocato emozioni e sensazioni che hanno riportato indietro le lancette del tempo.

E’ stato bello raccogliersi in preghiera con Don Giampiero che ha avuto pensieri sinceri e pieni di affetto per tutti noi, incoraggiandoci a continuare e ad aprirci con fiducia a nuove sfide e avventure, con una preghiera speciale per coloro che non sono più tra noi.
Poi dopo le foto di rito tutti a tavola per brindare a noi e al nostro futuro e in questo clima di festa la Compagnia ha voluto ringraziare chi ha contribuito al suo successo e ne ha fatto la storia.

Don Giampiero Demolli, ovviamente, ma anche Antonio Corno che avendo ben compreso
come i problemi e le difficoltà del popolo non abbiano confini, diede una svolta al repertorio della Compagnia con la trasposizione delle opere di Carlo Goldoni e di Gilberto Govi nella realtà Vittuonese.

E grazie anche al nostro regista Mario G. Perotta che ci spinge a fare sempre di più e meglio; se siamo cresciuti come Compagnia, è anche merito della sua guida. E’ lui che ci spinge a fare sempre di più e meglio sottoponendoci testi sempre più impegnativi tra i quali Niente da dichiarare o Le pillole d’Ercole in cui si è ideato un mix tra italiano e dialetto nato dalla necessità di adeguare il repertorio da portare in scena a questi “tempi moderni” in cui il dialetto è capito da pochi e parlato ormai solo dai nonni: un occhio all’oggi senza dimenticare le nostre radici.

Un ringraziamento speciale anche alla nostra sarta Adele Perotta, che oltre ai costumi ha cucito i nostri cuori per tutti questi anni: il nostro successo è dovuto anche al suo lavoro preciso e accurato e la Compagnia le è infinitamente grata.

E in conclusione della giornata c’è stato un riconoscimento speciale che ci ha riempiti d’orgoglio: l’Amministrazione Comunale, con la Sindaca Laura Bonfadini e la Consigliera Anna Papetti, ci hanno consegnato una targa in cui ci ringraziano per il contributo dato alla valorizzazione del patrimonio culturale di Vittuone in questi 50 anni di attività.

Con la promessa di poter calcare nuovamente il palco del nostro bel teatro.

Presidente della Compagnia Teatrale Vittuonese Luciana Bersellini

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50 anni di storia insieme 1973 – 2023

L’associazione nasce nel novembre 1973 con la denominazione “Compagnia dialettale vittuonese

“Un’idea… un concetto… un’idea” che troviamo nella prima rappresentazione del 7 giugno 1975, in seguito 1973 i primi passi assume la denominazione di “Compagnia Teatrale Vittuonese” e dal 14 giugno 1993 diventa ufficiale a tutti gli effetti legali.

Il cammino verso il 50esimo

Il tempo passa e ci stiamo avvicinando a grandi passi verso questo grande traguardo.
Nel 2023 la Compagnia Teatrale Vittuonese compirà 50 anni.
Di seguito trovate i passi del nostro cammino…

1973 – La nascita e i primi passi

Era una sera del mese di novembre del 1973 quando all’oratorio di Vittuone un gruppo di giovani si ritrova, come in uso, intorno ad un tavolo con il coadiutore del tempo Don Giampiero Demolli, a fare quattro chiacchiere e tra un discorso e l’altro nasce l’idea di fare teatro. 

Nell’imminenza del Natale e con il poco tempo a disposizione si cercò di improvvisare uno spettacolo natalizio presso il teatro del vecchio oratorio.

E così tra una risata e l’altra ha avuto inizio la nostra avventura.

1975 – L’esordio

Con la spinta di Don Giampiero e il contributo di Ugo Arienti si costituisce il primo gruppo di ragazzi e ragazze che ruotano attorno alle idee di Ugo, autore dei testi sulla falsariga di quelli di Svampa e Patruno, un canovaccio senza pretese alternando testi e canzoni milanesi e vittuonesi e il primo spettacolo ufficiale venne portato in scena il 7 giugno 1975 nel teatro del salone della Sacra Famiglia con il titolo “E se sum ciucch”.

La prima commedia vera e propria fu “Al sciur Cosimo spisiè” e la Compagnia varcò i confini vittuonesi spingendosi a Lissone e a Cresenzago.

Gli interpreti di “E se sum ciucch” sul palco del salone della Sacra Famiglia

Gli anni ’80

Il gruppo originale della compagnia cominciò piano piano a perdere i pezzi (tra matrimoni e figli) e al quale subentrò un secondo gruppo di giovani e con loro ci fu l’ingresso di Antonio Corno e Mario Perotta, personaggi che caratterizzeranno il percorso della compagnia negli anni futuri.

I primi spettacoli hanno portato un cambiamento significativo al canovaccio iniziale e sono stati messi in scena commedie di autori stranieri, più impegnative dal punto di vista della recitazione, tradotte e adattate sempre con un taglio di commedia brillante.

Tra queste ”Il malato immaginario” di Moliere, “Dieci piccoli negretti “ di Agatha Christie, “Arsenico e vecchi merletti” di Kesslering, “Il più felice dei tre” di Eugene Labiche.

La scena finale di “Arsenico e vecchi merletti”

Le commedie di Carlo Goldoni in dialetto vittuonese

Con i nuovi arrivi nasce forte l’idea di un progetto di ricerca di opere di scrittori famosi da tradurre in dialetto vittuonese, una riscoperta del mondo contadino a cavallo tra le due guerre, e la scelta è caduta sulle opere di Carlo Goldoni che bene si prestavano ad un adattamento alla nostra realtà. 

Con l’estro, le capacità innate e la caparbietà di Antonio Corno la Compagnia ha voluto confermare la sua natura di un’associazione nata per divertirsi e far divertire il proprio pubblico.

Il lavoro di “traduzione” di ben quattro opere del maestro Goldoni effettuato da Antonio è stato immenso e gratificante al tempo stesso.

A seguito di questo grande lavoro le commedie, diventate storie della tradizione contadina vittuonese, sono state il cavallo di battaglia della compagnia per oltre un ventennio, dagli anni ’80 ai primi anni 2000 nei teatri e persino nelle corti, luogo ideale per queste storie.

Le commedie tradotte:

  • 1980 – “Sior Todero brontolon” con il titolo di “Al sciur Broeus barbuton” con ben 12 rappresentazioni, l’ultima nel 1997.
  • 1982 – “Il campiello” con il titolo di “Noeuv febrar Santa Pulonia” lo spettacolo con il maggior numero di repliche, ben 25 dalla prima del 1982 all’ultima del 2005.
  • 1984 – “Arlecchino servitore di due padroni” diventato “Stori di temp indree” con le 10 repliche terminate nel 1996.
  • 2001 – “Le baruffe chiozzotte” con il titolo di “Cinq donn e un co d’aj” l’ultimo lavoro di questa splendida serie di commedie.

Alcune scene tratte dalle quattro commedie di stampo Goldoniano

Gli anni ’90

In questi anni si è avuto uno sviluppo e una crescita notevole della Compagnia che ha volto il suo sguardo oltralpe attingendo alle opere di commediografi francesi autori di vaudeville, commedie leggere dalla trama complessa, del duo Hennequin-Feydeau, tra le quali “Niente da dichiarare?”, “L’hotel del libero scambio” non abbandonando le commedie di Goldoni e con l’aggiunta di opere di altri autori quali “La zia di Carlo” di Brandon Thomas.

Scena tratta da “L’hotel del libero scambio”

Il nuovo secolo, gli anni 2000

L’attività della compagnia al suo massimo splendore arricchisce il proprio repertorio con commedie di altri autori. 

Annoveriamo “Ti tas … por omm” liberamente tratto da “Articolo quinto” di Ugo Palmerini, “Quanti fastidi sciur curaà” liberamente tratta da

“I’ nipote di’ sor priore” di Antonella Zucchini, “Le pillole d’ercole”

di C. Maurice Hennequin e Paul Bilhaud, “Regalo di Natale” di Ray Cooney liberamente tratta da “It Runs In The Family”

Tutte le commedie adattate e sono state liberamente tradotte in dialetto vittuonese dalla maestria di Antonio Corno e con nuove versioni di due vecchi spettacoli “Arsenico e vecchi merletti”, “Niente da dichiarare”.

“Quanti fastidi sciur curaà”

“Regalo di Natale”

Le altre attività

Dagli anni 90 c’è stato un susseguirsi di richieste e la Compagnia ha avuto un’attività poliedrica spaziando dalle letture di testi famosi (I promessi sposi, Pinocchio, e altri) a rappresentazioni sacre quali “Processo a Gesù” di Diego Fabbri, “L’ora di Kolbe”, “Il pianto della Madonna”, alla partecipazione in occasione di eventi culturali in collaborazione con altre associazioni del territorio.

L’evento più significativo è stato il grande spettacolo “ascoltando la voce dei gelsi” da un’idea di Beatrice e Elisabetta Restelli in collaborazione con “L’Avventura di Conoscere” con la traduzione in dialetto di Antonio Corno. Racconti e memorie del nostro passato.

Il gemellaggio culturale con il Laboratorio Teatrale dei Contafole di Camporgiano

Il gemellaggio nasce da un’idea di Giorgio Santarini, presidente e fondatore nel 1994 del Laboratorio Teatrale dei Contafole, grazie a conoscenze comuni.

L’inaugurazione è avvenuta nel 2008 a Camporgiano con la commedia “Le pillole d’Ercole”, nell’occasione accompagnati da una delegazione del Comune di Vittuone che ha sancito lo scambio con il ricevimento dalle autorità comunali della comunità di Camporgiano.

Dopo la visita in Toscana i colleghi di Camporgiano hanno ricambiato la visita con lo spettacolo “Le luci Di Broadway”. 

La presenza del sindaco di Camporgiano è stata l’occasione per ufficializzare il gemellaggio culturale tra i due paesi.

Visto l’entusiasmo da parte di tutti l’evento è continuato in questi anni con altri scambi tra le due Compagnie.


Foto di gruppo per la prima visita a Camporgiano


La Compagnia al termine dello spettacolo “Quanti fastidi sciur curaà” nell’ottocentesco teatro Alfieri di Castelnuovo Garfagnana

Il lockdown

Purtroppo con il covid-19 l’attività della Compagnia ha subito una grave battuta d’arresto ma lo stop forzato non ha scalfito la nostra volontà e con  incontri in video conferenza, registrazioni spontanee, letture di testi ci hanno permesso di non interrompere il nostro filo conduttore.

La ripartenza

Finalmente ci siamo!!! Dopo oltre due anni bui abbiamo ripreso a spron battuto le prove per il nuovo spettacolo.

Arrivederci al 2023 !!!